A oltre due anni dal primo ritrovamento in Italia di Drosophila Suzukii Matsumara la situazione in base alle conoscenze aquisite si è alquanto modificata. Le regioni interessate a questa avversità sono in continuo aumento come pure le diverse specie frutticole; siamo passati inizialmente dagli attacchi su fragola lampone, rovo e mirtillo per passare al ciliegio, albicocco, susino per arrivare nell' autunno 2011 anche su diversi vitigni e altre specie di importanza limitata. A seguito di indagini per scoprire il comportamento degli adulti è emerso che predilige le zone meno calde e con umidità relativa medio alta, infatti si è notato che a temperature al di sopra dei 26-27° C il volo è molto limitato; le zone meno soggette risultano quelle di fondovalle o di pianura. La comparsa dei primi adulti responsabili della prima generazione coincide con la fase di invaiatura o inizio maturazione che può variare a seconda della specie e della varietà.
Per quanto riguarda la lotta si può dire che risulta abbastanza semplice nella fase prima della maturazione al fine di ridurre la popolazione ma alquanto difficile nella fase successiva a causa dei possibili residui sui frutti alla raccolta; come metodi di difesa alternativi si possono menzionare le barriere fisiche (cattura massale reti antiinsetto e altro..); recentemente sono stati individuati dei parassitoidi ma che agiscono sulle larve dopo che il danno sui frutti è già avvenuto, potrebbero risultare utili a controllare le popolazioni negli ambienti ircostanti le zone frutticole.
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